Questo Aprile si sono celebrati i 25 Anni della Guerra dell’Acqua: ricordare per resistere!
Il 14, 15 e 16 aprile è stata celebrata la commemorazione dei 25 anni della Guerra dell’Acqua a Cochabamba, Bolivia. Il CeVI ha partecipato in questo evento per ricordare l’importanza di una lotta popolare dell’anno 2000 che ha sconfitto la privatizzazione dell’acqua, voluta da un’impresa transnazionale in collaborazione con il governo boliviano.
L’agenda dell’evento ha incluso conferenze, riflessioni, esposizioni, camminate per i luoghi significativi, tavoli di lavoro e momenti conviviali. L’apertura dell’evento è stata realizzata con una messa nella cattedrale di Cochabamba con la persona che fu monsignore durante la guerra dell’acqua, Tito Solari.
Per tutto il mese di aprile inoltre è stato aperto al pubblico il Museo della Guerra dell’Acqua, uno spazio impulsato dalla Fundacion Abril e dal CeVI per mantenere la memoria storica di un evento unico e che ha cambiato la storia della Bolivia. Il museo della guerra dell’acqua è uno spazio costruito collettivamente in cui una raccolta di fotografie del conflitto raccontano cronologicamente gli eventi della Guerra dell’Acqua. Questa sala viene visitata tutti i giorni da decine di giovani di scuole ed Università. Durante la visita è possibile assistere alla proiezione del documentario “Cuando perdimos el miedo, la Guerra del Agua 25 años después”, prodotto da Summergō Lab e vincitore del premio Eduardo Avaroa, del Ministero della Cultura della Bolivia.
Oggi, nel 2025, in un contesto totalmente diverso, questa iniziativa interpella la cittadinanza e promuove l’attivarsi della gente di fronte alle nuove sfide attuali per la difesa dell’acqua come bene comune. Durante le conferenze dei giorni di aprile, i leader delle organizzazioni sociali boliviane hanno portato preziose riflessioni sulla situazione della gestione dell’acqua ieri, oggi e domani. L’evento ha visto centrale la discussione su una nuova legge dell’acqua in Bolivia e ha riunito oltre 100 rappresentanti provenienti da zone urbane e rurali, simboli di resistenze. Una per esempio è quella di Uru Uru Team, un gruppo di giovani donne che lottano per preservare il lago Uru Uru a Oruro. Un altro esempio è quello della comunità di Rio Chico, Sucre, che ha lottato contro un progetto di una miniera che avrebbe inquinato il loro fiume. Hanno partecipato anche numerosi rappresentanti dei sistemi comunitari d’acqua di Cochabamba che lottano contro le nuove forme di privatizzazione dell’acqua.
Al giorno d’oggi, la privatizzazione, infatti, assume forme più subdole rispetto a 25 anni fa. L’entrata dell’acqua nella borsa di valori e i fondi verdi sono nuovi meccanismi di privatizzazioni dove il nemico è sempre più difficile da identificare. La comunicazione dipinge di verde politiche estrattiviste che attentano la vita delle popolazioni indigene, i difensori della natura vengono criminalizzati e minacciati e i mezzi di comunicazione sono sempre più centralizzati e manipolati dagli interessi economici.
È questa la situazione che ci raccontano Samuel Ventura dal Salvador e Javier Márquez dalla Colombia, alleati della rete per la difesa della gestione pubblica e comunitaria dell’acqua PAPC (Piattaforma di accordi pubblici comunitari delle Americhe) che sono stati presenti nella celebrazione dei 25 anni della Guerra dell’acqua a Cochabamba.
Incontrarsi serve per tornare ad attivarsi e per darsi forza a vicenda di fronte alle nuove lotte per la difesa dell’acqua a livello globale. Ricordare la Guerra dell’Acqua oggi torna ad ispirarci per non perdere la speranza e continuare a credere che se il popolo si organizza, è capace di far valere le sue decisioni e di farle rispettare di fronte a imprese e stati. Perché la natura e la vita degli esseri che la abitano non è una mercanzia!
Per saperne di più:
- consulta il sito della Fundacion Abril
- leggi il programma completo: Cuando perdimos ed miedo






