SCAMBio:
Sostenere e Cooperare per l’Agricoltura familiare e i Mercati del Biologico

Brasile
Il progetto SCAMBio, finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, si pone l’obiettivo di rendere l’agricoltura familiare economicamente e ambientalmente sostenibile e migliorare la qualità della vita degli agricoltori/trici nella regione dell’Alto Jequitinhonha – Minas Gerais.L’agricoltura familiare praticata nel contesto rurale di questa regione riguarda una fascia di popolazione (agricoltori) vulnerabile in quanto residente in aree con scarsità di servizi di base e particolarmente esposta agli effetti dei cambiamenti climatici.
Il progetto SCAMBio prevede un approccio interdisciplinare capace di intervenire sulle diverse aree della cooperazione allo sviluppo.
Il progetto intende mettere al centro Persone e Prosperità contribuendo alla crescita inclusiva e sostenibile per lo sviluppo umano.
Sostenere l’agricoltura familiare è quindi un elemento chiave nella lotta non solo contro la povertà e la fame ma anche contro le problematiche legate ai crescenti fenomeni dell’urbanizzazione, della scarsità di risorse naturali, della migrazione di massa e della vulnerabilità al cambiamento climatico. L’agricoltura familiare è responsabile di circa l’80 % della produzione alimentare ed è il modello agricolo più esteso sia nei paesi sviluppati che in quelli in via di sviluppo.
Essa ha la potenzialità di contribuire a una crescita inclusiva e sostenibile favorendo la creazione di impiego e il sostegno ai circuiti economici locali (sostenibilità economica), e custodendo saperi tradizionali legati alle caratteristiche ecologiche locali (sostenibilità ambientale).
Inoltre concorre al capitale sociale in un contesto di rafforzamento delle filiere e dei sistemi agroalimentari, valorizzando il ruolo delle donne e trasformando il sistema produttivo in un elemento di emancipazione sociale (sostenibilità sociale).
È fondamentale che questa Prosperità e sviluppo siano in armonia con la natura: l'agricoltura biologica contribuisce a realizzare questo obiettivo.
Il progetto mira a favorire uno sviluppo inclusivo e rispettoso dell’ambiente: stimolando l’accesso al mercato dei piccoli produttori e garantendo una gestione sostenibile delle risorse naturali e un'azione per il clima con l’adozione di tecniche e pratiche di coltivazione e consumo sostenibili.
Infine, il sistema partecipativo di garanzia incrementa i margini di guadagni e rende i produttori partecipanti attivi di sviluppo, rafforzando le loro capacità a livello associativo.
Il progetto SCAMBio prevede un approccio interdisciplinare capace di intervenire sulle diverse aree della cooperazione allo sviluppo.
Il progetto intende mettere al centro Persone e Prosperità contribuendo alla crescita inclusiva e sostenibile per lo sviluppo umano.
Sostenere l’agricoltura familiare è quindi un elemento chiave nella lotta non solo contro la povertà e la fame ma anche contro le problematiche legate ai crescenti fenomeni dell’urbanizzazione, della scarsità di risorse naturali, della migrazione di massa e della vulnerabilità al cambiamento climatico. L’agricoltura familiare è responsabile di circa l’80 % della produzione alimentare ed è il modello agricolo più esteso sia nei paesi sviluppati che in quelli in via di sviluppo.
Essa ha la potenzialità di contribuire a una crescita inclusiva e sostenibile favorendo la creazione di impiego e il sostegno ai circuiti economici locali (sostenibilità economica), e custodendo saperi tradizionali legati alle caratteristiche ecologiche locali (sostenibilità ambientale).
Inoltre concorre al capitale sociale in un contesto di rafforzamento delle filiere e dei sistemi agroalimentari, valorizzando il ruolo delle donne e trasformando il sistema produttivo in un elemento di emancipazione sociale (sostenibilità sociale).
È fondamentale che questa Prosperità e sviluppo siano in armonia con la natura: l'agricoltura biologica contribuisce a realizzare questo obiettivo.
Il progetto mira a favorire uno sviluppo inclusivo e rispettoso dell’ambiente: stimolando l’accesso al mercato dei piccoli produttori e garantendo una gestione sostenibile delle risorse naturali e un'azione per il clima con l’adozione di tecniche e pratiche di coltivazione e consumo sostenibili.
Infine, il sistema partecipativo di garanzia incrementa i margini di guadagni e rende i produttori partecipanti attivi di sviluppo, rafforzando le loro capacità a livello associativo.
Semi di futuro– Intervento integrato di lotta alla malnutrizione

Etiopia
In Etiopia, assieme al CEFA, ai medici del Cuamm, ed al partner locale EmCS, stiamo lavorando dal 2019 in Oromia sul progetto "Semi di futuro" che ci vede impegnati sul fronte della formazione degli agricoltori e del miglioramento dell’accesso all’acqua per scopi irrigui a favore di 75 nuclei familiari del villaggio di Guagure Bora e altrettanti nel villaggio di Galya Rogda.In quest’ultimo villaggio, abitato dalla minoranza Gummuz, la situazione di malnutrizione infantile è aggravata da tensioni etniche che aumentano l’isolamento sociale ed umano, specie in questo tempo di Covid.
Appena possibile, (maggio e ottobre 2020) abbiamo provveduto ad avviare le formazioni per circa 30 agricoltori, distribuendo contestualmente kit di sementi ed attrezzi e attualmente siamo impegnati a costruire un sistema di irrigazione: tutto allo scopo di migliorare la resa agricola e l’alimentazione dei nuclei familiari con e per i quali lavoriamo.
Per la fine del 2022 miriamo ad incrementare la produzione agricola di circa il 15% nei villaggi coinvolti, ma soprattutto a ridurre il tasso di malnutrizione infantile che affligge l’Etiopia.
Appena possibile, (maggio e ottobre 2020) abbiamo provveduto ad avviare le formazioni per circa 30 agricoltori, distribuendo contestualmente kit di sementi ed attrezzi e attualmente siamo impegnati a costruire un sistema di irrigazione: tutto allo scopo di migliorare la resa agricola e l’alimentazione dei nuclei familiari con e per i quali lavoriamo.
Per la fine del 2022 miriamo ad incrementare la produzione agricola di circa il 15% nei villaggi coinvolti, ma soprattutto a ridurre il tasso di malnutrizione infantile che affligge l’Etiopia.
Hand to hand: rafforzamento della resilienza delle comunità rurali dell’area di Emdibir

Etiopia
Il progetto, appena approvato dalla Regione Autonoma FVG contribuisce al miglioramento delle condizioni di vita e di alimentazione dei villaggi di Yetarak, Yewese, Yerezeb, Dakuna e Itemare, attraverso lo scambio di buone pratiche agricole e la formazione, l’auto-formazione e il rafforzamento delle capacità produttive degli agricoltori.E’ un progetto un po’ ambizioso a livello di metodologia, nasce come possibile riproduzione in Etiopia dei benefici della cooperazione FVG avvenuti a Turmalina, in Brasile.
La metodologia del lavoro con i gruppi tematici e l’auto formazione delle comunità per mezzo di interscambi si ispira a quanto già fatto in Brasile, con ottimi risultati a livello di impatto.
La metodologia viene qui applicata ad un piccolo numero di villaggi etiopi e mira ad essere sperimentata per essere adottata dal partner locale, l’Emdibir Catholic Secretariat come possibile standard di intervento alternativo per la formazione agricola nei villaggi.
La metodologia del lavoro con i gruppi tematici e l’auto formazione delle comunità per mezzo di interscambi si ispira a quanto già fatto in Brasile, con ottimi risultati a livello di impatto.
La metodologia viene qui applicata ad un piccolo numero di villaggi etiopi e mira ad essere sperimentata per essere adottata dal partner locale, l’Emdibir Catholic Secretariat come possibile standard di intervento alternativo per la formazione agricola nei villaggi.
Costa d’Avorio “Future Jeune et Femme” (FJF) sostegno allo sviluppo socioeconomico di giovani e donne in Costa d'Avorio

A Daloa (Alta Sassandra) e Djebonoua /Bouaké (Gbeke), lavoriamo ormai da anni con ONG ivoriane (VIF, Progres Universel), autorità locali (Municipalità di Djebonoua e Ministero di protezione dell’infanzia) e associazioni locali (Unione della gioventù) per migliorare l’accesso all’alfabetizzazione, alla scolarizzazione di base e all’inserimento socio professionale di giovani, donne in situazione di disagio e minori in carcere.
Il progetto FJF, avviato nel 2018 ha permesso tra le altre cose di:
- Formare più di 200 tra giovani e donne in attività di artigianato, piccolo commercio ed agricoltura, togliendoli dalla strada e dando loro la possibilità di crearsi il proprio avvenire;
- Avviare e sostenere 7 attività agricole a Djebonoua, per mezzo del microcredito e 3 attività di gruppo composte da persone in fragilità socio economica (donne vedove, giovani descolarizzati);
- Progettare assieme alle istituzioni locali un percorso pratico di recupero e riconciliazione per circa 130 minori attualmente detenuti nelle carceri di Daloa e Bouaké;
Il progetto che terminerà a giugno 2021 è sostenuto dalla Regione Autonoma FVG e dalle donazioni private ha gettato le basi per il successivo progetto Bien Vivre Chez Soi.
FOOD IS FOR EATING

Il cibo è il risultato di un lungo viaggio, dall’agricoltore alle nostre case.
Questo viaggio – la catena di approvvigionamento – utilizza enormi quantità di risorse naturali.
Sulle nostre tavole godiamo del miracolo.
Tradizione e buona cucina producono gusto, nutrimento, gioia, passione, vita.
Eppure buttiamo via così tanto del nostro cibo! E con esso gettiamo via tutte le preziose risorse che sono la chiave per produrlo.
Scopri la storia del cibo che sprechiamo e, soprattutto, del cibo che potremo risparmiare. CLICCA QUI