“SENTIERS de Bien Vivre Chez Sois”


Inizio progetto: giugno 2023 – Chiusura progetto: giugno 2025

Costa d'Avorio

Capofila dell’iniziativa è il CeVI che a partire da giugno 2023 ha avviato in Costa d’Avorio il progetto Sentiers de Bien Vivre Chez Sois, con l’obiettivo di contribuire alla tutela dei diritti di minori e giovani in condizioni di fragilità attraverso il supporto dei sistemi educativi locali e di inclusione sociale e professionale. Il progetto coinvolge le aree di Djébonoua e Bouaké, dove le fasce più fragili sono ancora gravemente penalizzate nell’accesso ai diritti fondamentali e, di conseguenza, limitate nella possibilità di emancipazione e di costruzione attiva del proprio futuro.

Il CeVI si impegna nel facilitare l’accesso al diritto all’istruzione di minori e donne non scolarizzate, nel potenziare i servizi di formazione professionale e di inserimento lavorativo delle fasce più vulnerabili e nel sostenere attività di reinserimento familiare e sociale a favore di minori e giovani in conflitto con la legge.

Per saperne di più sulla raccolta fondi per i minori in carcere:

Il progetto, finanziato dall'8xmille della Chiesa Cattolica, coinvolge i seguenti partner: CVCS, l’ONG Progres Universel e l’Associazione Notre Dame des Sources.


Ricorda, quindi, di destinare anche l’8xmille alla Chiesa cattolica, che ci permette di realizzare il progetto n.767/2022 "Sentiers de bien vivre chez soi" in Costa d'Avorio.

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Green it up! Giovani e comunità educanti protagonisti della transizione ecologica


Inizio progetto: 1° gennaio 2023

Italia

L’Italia è uno di più importanti serbatoi di biodiversità d’Europa: ospita metà delle specie vegetali e circa un terzo di tutte le specie animali attualmente presenti nel continente. Ma questa ricchezza è oggi gravemente minacciata dalle attività umane e dagli effetti dei cambiamenti climatici. 

E molto spesso non ne siamo consapevoli: c’è una scarsa conoscenza dell’importanza di ecosistemi stabili e resilienti al cambiamento climatico. Green it Up! promuove azioni, comportamenti e forme di partecipazione attiva per rendere i giovani protagonisti del cambiamento, attraverso percorsi educativi ed esperienze di citizen science sul territorio.

Per saperne di più:

Reti al cubo


Inizio progetto: 1° novembre 2021 - Chiusura progetto: 30 aprile 2023

Italia

Ha preso il via il 1 novembre 2021 il progetto "RETI al CUBO, per il benessere della persona, delle comunità, del pianeta". Il progetto nasce da una collaborazione tra quattro reti nazionali di ETS (CIPSI, MOVI, ACMOS, AICAT). Il nome “RETI al cubo” indica l'idea che questa collaborazione valorizzi in modo esponenziale (non solo come sommatoria) l'azione, creando sinergie innovative dal livello territoriale fino al livello nazionale.

Le organizzazioni partner che stanno realizzando le attività sono: il CeVI in qualità di capofila, il MOVI del Friuli Venezia Giulia, ACMOS (Aggregazione, Coscientizzazione, MOvimentazione Sociale) di Torino, l'Associazione Italiana dei Club Alcologici Territoriali (AICAT) e People Help the People di Palermo.
Le attività coinvolgono, infatti, 20 Regioni italiane con l'obiettivo di attivare un'organizzazione condivisa fra le reti promotrici per rafforzare la loro capacità di sostenere l'azione dei gruppi che operano nei diversi territori, nella prospettiva dello sviluppo locale sostenibile e della promozione di comunità educanti, solidali e competenti.
Tutto ciò per qualificare e valorizzare la loro capacità di rispondere ai bisogni del territorio e di attivare processi di cambiamento culturale, al fine di rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili. La strategia scelta punta sulla condivisione di percorsi di studio e formazione, con al centro generatività, partecipazione e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 come temi di riferimento.

Lo scopo è, quindi, quello di sviluppare dei servizi comuni, per una “contaminazione” tra reti che condividono un medesimo approccio e modalità di azione nella comunità locale e con i giovani. Il progetto ha avuto inizio da un’analisi delle reti partner per comprendere come rafforzare la loro attività di “capacity building, funzionale all'implementazione dell'offerta di servizi di supporto agli enti del Terzo settore".

Il progetto è realizzato con il finanziamento concesso dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali per l’annualità 2021 a valere sul Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel terzo settore di cui all’art. 72 del decreto legislativo n.117/2017.

Modello D - Avviso 2/2020 - RETIalCUBO

Modello E - Avviso 2/2020 - SEZIONE 1 - RETIalCUBO

Modello E - Avviso 2/2020 - SEZIONE 2 - RETIalCUBO


Facciamo la differenza!

Con questo slogan è partita la campagna nazionale di Comunicazione del progetto "Reti al Cubo", nata dalla collaborazione tra AICAT (Associazione Italiana dei Club Alcologici Territoriali), ACMOS (Aggregazione, Coscientizzazione, MOvimentazione Sociale), Solidarietà e Cooperazione CIPSI e MOVI (Moviment di Volontariato Italiano), quattro reti nazionali attive nell’ambito del volontariato, della solidarietà, della difesa dei diritti e nella promozione di uno sviluppo globale sostenibile, equo e rispettoso delle differenze. In collaborazione con le organizzazioni partner che operativamente stanno realizzando le attività: il CeVI in qualità di capofila, il MOVI del Friuli Venezia Giulia e People Help the People di Palermo.



“BIEN VIVRE CHEZ SOI:
un avenir pour les jeunes et les familles ivoiriennes”


Inizio progetto: 1° ottobre 2020 - Chiusura progetto: 31 dicembre 2023

Costa d'Avorio

Avviato nell’ottobre 2020, il progetto continua il nostro impegno a favore contro l’emergenza educativa in Costa d’Avorio e nello specifico, ci permette di assicurare a circa 200 minori ivoriani non solamente la frequenza scolastica ma soprattutto un follow up educativo che li metta in condizione di poter realizzare la propria vita.

Allo stesso modo, stiamo lavorando ad una sfida difficile ed esaltante: permettere il reintegro dapprima educativo e poi sociale a circa 130 minori detenuti nelle carceri di Djebonua e Daloa, offrendo loro la possibilità di ricevere alfabetizzazione, formazione professionale e percorsi educativi e di riconciliazione.
Il progetto è sostenuto dal Ministero dell’Interno italiano e dalle donazioni private.